Monitoraggio fermi macchina: i 5 settori in cui si perde di più

Monitoraggio fermi macchina: i 5 settori in cui si perde di più

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I costi dei fermi macchina sono funzione di molti fattori che devono essere tenuti in considerazione. Il primo, e più facile da intuire, è il danno da mancata produzione: un ammanco che incide direttamente sul fatturato aziendale, ma non solo. Da questo derivano almeno due danni indiretti: uno di immagine, qualora il guasto non rendesse possibile rispettare una o più consegne e uno economico nel caso in cui per questo fossero previste penali.

Inoltre, in alcuni settori, per esempio quello farmaceutico e alimentare, ma anche siderurgico e negli altri basati sulla trasformazione, è possibile che le materie prime utilizzate si degradino durante il fermo operativo e non possano essere più utilizzate in un secondo tempo, con un’impennata dei costi considerevole.

Ma quale è, in termini economici, il costo dei fermi produttivi? Per avere un’idea, possiamo riferirci a una ricerca che stima il costo medio in una forbice che va dai 5600 ai 9000 dollari al minuto. Un costo considerevole, ma che in alcuni settori può essere ancora più elevato. Vediamo alcuni esempi:

  • Nel settore automotive, il costo arriva a 50.000 dollari al minuto;
  • Una media generale del settore manifatturiero vede un costo di 260.000 dollari l’ora, poco meno di 4.500 euro al minuto
  • Un costo che arriva 1,1 milioni di dollari l’ora nel settore retail
  • Secondo un’altra ricerca il settore farmaceutico perde 2,1 milioni di dollari per ora di fermo
  • I servizi finanziari sono in cima alla classifica, con 8,2 milioni persi per ogni ora

Entrambe le fonti confermano che a questi costi debbono poi essere aggiunti quelli già indicati: immagine, personale, assicurazioni e così via.

 

Gli altri settori critici

Dobbiamo inoltre sottolineare come, al di là degli aspetti economici, ci siano settori in cui i danni collaterali possono superare ampiamente i costi. Pensiamo, per esempio, a cosa può succedere quando i fermi macchina riguardano i settori essenziali. Per esempio, un acquedotto in fermo causa, a valle, una serie di fermi macchina nelle aziende servite e disagi nella cittadinanza, fino ad arrivare a problemi ancora più gravi, per esempio se la fornitura d’acqua o, peggio, quella elettrica, vengono a mancare in una infrastruttura altamente critica come un ospedale.
In tutti questi casi i costi possono aumentare esponenzialmente, senza considerare il tema della responsabilità morale che in alcuni casi è ancora più importante.

 

Come la tecnologia può aiutare ad arginare i fermi produttivi?

Fortunatamente, gli strumenti tecnologici di cui si dispone oggi permettono di arginare in modo considerevole il problema dei fermi macchina. In particolare, modernizzando il paradigma della manutenzione, ancora oggi in cima alle cause di down time. Come?

Attraverso nuove modalità di monitoraggio che, grazie alla tecnologia digitale, permettono sia di avere una migliore visibilità in tempo reale sugli impianti, anche su quelli non presidiati, per esempio, sia di indicare con precisione e affidabilità sempre maggiori quanto impianti, macchinari e componenti sono in procinto di necessitare di interventi.

Questa modalità, chiamata manutenzione predittiva, si basa sui dati raccolti da sonde, sensori e altri strumenti di rilevamento e alla loro elaborazione. Questa avviene sulla base dei dati storici aziendali raccolti fino a quel momento (e per questa ragione migliora con il passare del tempo). Inoltre, un numero sempre maggiore di fornitori di servizi, mette a disposizione un proprio set di dati storici, opportunamente anonimizzati, ai quali i sistemi delle aziende possono fare riferimento per avere una previsione ancora più affidabile. Grazie a questa modalità è possibile monitorare i fermi macchina e ridurli in modo considerevole, contenendo le spese e migliorando la produttività .

La tecnologia a supporto della continuità operativa, tuttavia, è in continua evoluzione. Oggi, infatti, grazie a un opportuno supporto tecnologico, è possibile anche nel contesto della manifattura raggiungere una disponibilità dei sistemi paragonabile alla definizione di High Availability (pari al 99,99% di uptime) o addirittura alla Fault Tolerance (pari al 99,999% di uptime). Per raggiungere questi risultati esistono, per esempio, soluzioni per la ridondanza a caldo realizzabili sia con tecnologie hardware sia software in grado di rendere un sistema resiliente in maniera di fatto totale.

 

Arginare i fermi macchina nel modo più efficiente

Le statistiche parlano chiaro: i costi dei fermi macchina possono variare da migliaia a milioni all’ora, a seconda del settore. E questi sono solo i costi diretti. Quando si aggiungono i costi indiretti come danni all’immagine, penali contrattuali e degrado delle materie prime, diventa evidente che non si può più permettere una gestione tradizionale dei sistemi produttivi.

La manutenzione predittiva, alimentata da tecnologie avanzate come l’IoT Industriale, l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale, offre una soluzione proattiva, che permette di monitorare in tempo reale lo stato degli impianti e dei macchinari, prevedendo i guasti prima che si verifichino. Questo non solo riduce i costi di manutenzione, ma migliora anche l’efficienza operativa, la qualità del prodotto e la soddisfazione del cliente.