La digitalizzazione apre la strada a importanti opportunità. Analizziamo il PNRR trasporti e come ServiTecno può aiutare le aziende a intraprendere questo percorso.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presentato nell’estate del 2021, è lo strumento che si prefigge l’obiettivo di promuovere la crescita dell’economia italiana. Si basa su 16 componenti raggruppate in sei missioni.
Per quanto riguarda l’industria dei trasporti, il piano prevede una missione dedicata, la terza, che comprende due componenti: investimenti sulla rete ferroviaria e intermodalità e logistica integrata. Complessivamente, il Ministero dei Trasporti è responsabile per circa 39,83 miliardi di interventi, finanziati dal Next Generation EU, incrementati dai precedenti 25 a seguito della revisione del PNRR avvenuta lo scorso 8 dicembre 2026.
Il PNRR trasporti si pone l’obiettivo di rendere entro il 2026 il sistema di infrastrutture nazionale più moderno, digitale e sostenibile. In questa prospettiva, il gap rispetto al resto dell’Europa è importante. Basti pensare che il 90% del traffico passeggeri in Italia avviene su strada, per un volume di 860 miliardi di passeggeri/chilometri all’anno, mentre sulle ferrovie viaggia solo il 6% dei passeggeri contro il 7,9% dell’Europa.
Cos’è il PNRR trasporti e qual è il suo impatto sull’infrastruttura italiana
Il termine PNRR trasporti è una modalità colloquiale con cui si identifica l’insieme delle misure del PNRR che, a vario titolo, afferiscono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con particolare riferimento a questi ultimi. Lo stesso Ministero ha infatti in carico anche la misura strategica che riguarda le infrastrutture digitali, quindi di fatto la connettività nazionale a banda ultra-larga, che pur essendo di particolare interesse per quanto concerne la digitalizzazione non ha una diretta connessione con i trasporti.
In questo campo, invece, l’impatto del PNRR si basa su alcuni punti principali che riportiamo:
Dalla Missione 3 del PNRR:
- gli investimenti sulla rete ferroviaria e la sicurezza stradale;
- l’intermodalità e la logistica integrata, in termini sia di digitalizzazione che di collegamento alle grandi linee di comunicazione europea;
- la decarbonizzazione e la riduzione delle emissioni attraverso lo spostamento del traffico passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia;
- la maggiore connettività territoriale e coesione riducendo i tempi di percorrenza;
- la digitalizzazione delle reti di trasporto e il miglioramento sicurezza di ponti, viadotti e gallerie;
- la maggiore competitività del Sud migliorando i collegamenti ferroviari
[Fonte: https://temi.camera.it/leg18/pnrr/politiche/OCD54-21/infrastrutture-e-trasporti.html]
Le opportunità del PNRR trasporti
Il PNRR presuppone un profondo cambiamento dell’industria dei trasporti nazionale, un cambiamento che deve percorrere la strada della digitalizzazione. Acquisizione dati, telecontrollo, sistemi di monitoraggio e supervisione, intelligenza artificiale. Il panorama dell’innovazione è sempre più ampio e diversificato, e richiede una visione olistica per individuare le soluzioni più adatte alle singole esigenze.
In questa prospettiva, ServiTecno è da sempre attiva nell’industria dei trasporti con un’ampia offerta di prodotti per tutte le tipologie di infrastrutture, dagli aeroporti alle smart cities.
Digitalizzazione e innovazione nel settore dei trasporti grazie al PNRR
Già dalla sua ideazione, il PNRR nel suo complesso vedeva nella digitalizzazione uno dei suoi fondamenti. Concetto che si ritrova anche nel PNRR trasporti. Per esempio, “La Missione 3, […] punta a completare entro il 2026 un sistema infrastrutturale moderno, digitalizzato e sostenibile”, come si può leggere sulla pagina dedicata del sito della Camera dei Deputati. Di particolare rilievo, anche se probabilmente meno vicina all’opinione pubblica, il tema dell’intermodalità e della logistica integrata, il cui obiettivo è rendere i porti italiani più competitivi, grazie anche alla digitalizzazione. Infine, la digitalizzazione ha un ruolo primario anche nella sicurezza di ponti, viadotti e gallerie. Tutti ambiti in cui monitoraggio e telecontrollo sono alleati naturali, così come l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale che potrà essere utilizzata per esempio per automatizzare le ispezioni visive attraverso il riconoscimento delle immagini, oppure migliorare la sicurezza della rete ferroviaria e autostradale attraverso la manutenzione predittiva.
Come il PNRR promuove la sostenibilità nei trasporti
Il PNRR trasporti punta a migliorare la sostenibilità ecologica con iniziative rivolte alla riduzione delle emissioni e all’efficienza energetica. Per esempio, con lo sviluppo delle reti ferroviarie ad alta velocità e regionale, favorendo un trasporto a minore impatto ambientale rispetto al trasporto su gomma. Uno dei punti cardine della sostenibilità nei trasporti e nella logistica è l’intermodalità, ottenuta attraverso l’incremento della connettività tra trasporto ferroviario e portuale. Sono previsti investimenti in infrastrutture per veicoli a basse emissioni e per il trasporto pubblico, favorendo la mobilità sostenibile urbana e regionale, per esempio attraverso la realizzazione di piste ciclabili e nuove infrastrutture per il trasporto pubblico rapido, oltre al potenziamento delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
Quali sono le missioni del PNRR legate ai trasporti?
La struttura organizzativa del PNRR rende piuttosto semplice identificare immediatamente le misure collegate ai trasporti. La missione 2, componente 2 riguarda la Transizione energetica e mobilità sostenibile, ma è soprattutto nella Missione 3 che si trovano le componenti con un maggiore impatto. Nelle Infrastrutture per la Mobilità sostenibile troviamo infatti investimenti sulla rete ferroviaria e sulla sicurezza stradale per un totale di 22,8 miliardi di euro e investimenti sull’intermodalità logistica integrata per un miliardo di euro.
Quali tecnologie verranno implementate con il PNRR trasporti?
La digitalizzazione di infrastrutture critiche come quelle dedicate ai trasporti non può prescindere da alcune tecnologie chiave, la cui adozione garantisce sia il raggiungimento degli obiettivi strategici, sia la resilienza delle infrastrutture stesse sia da eventuali eventi incidentali sia dalla semplice consunzione dovuta a usura e tempo. Bisogna ricordare, infatti, che uno degli obiettivi chiave del PNRR è una modernizzazione efficace e durevole del paese.
Fra le tecnologie chiave meritano senza dubbio di essere ricordate quelle abilitanti come l’IoT e la già citata Intelligenza artificiale, oltre ai sistemi di telecontrollo, monitoraggio e analisi, senza dimenticare la sicurezza informatica, elemento di resilienza indispensabile, e una infrastruttura informatica capace di gestire con efficacia tutti i dati prodotti dai nuovi sistemi. Nel dettaglio, ecco le principali tecnologie implementate con il PNRR trasporti.
Gestione dei dati e sicurezza
La protezione degli impianti da attacchi e incidenti informatici è fondamentale per assicurare la sicurezza di impianti, macchine e persone, soprattutto quando si parla di infrastrutture strategiche come ferrovie, porti e aeroporti. ServiTecno ha adottato da anni un approccio security-by-design basato su quattro macro temi: rilevamento delle anomalie, protezione dei sistemi, comunicazione sicura e firewalling.
Per quanto riguarda la protezione dei dati, ServiTecno offre soluzioni dedicate come OPSWAT, che permette l’utilizzo sicuro – e conforme alle policy di sicurezza – di supporti rimovibili e dispositivi transitori, imponendo allo stesso tempo trasferimenti unidirezionali di dati.
La trasmissione sicura del dato è strategica in ottica di efficienza. Un esempio è Skkynet, una soluzione middleware in grado di connettersi con qualsiasi sistema SCADA, dispositivo o ICS, fornendo connettività in tempo reale da e verso i dispositivi di campo, abilitando così la visualizzazione dati e l’interazione in tempo reale.
Analisi dati
L’evoluzione verso un sistema di trasporti smart presuppone la possibilità di aggregare dati da fonti diverse per essere in grado di prendere la decisione giusta al momento giusto. Il pacchetto di soluzioni GE Digital – distribuito in Italia da ServiTecno – comprende Proficy CSense, una piattaforma di intelligenza artificiale e machine learning che permette l’analisi dei dati, l’identificazione delle anomalie, la creazione di modelli predittivi e sistemi di simulazione.
Sistemi di telecontrollo e SCADA
I sensori e dispositivi di campo sono il primo elemento della catena digitale. I device trasferiscono i dati in modo efficiente attraverso il telecontrollo verso la control room, dove si trovano i sistemi SCADA e altre tecnologie di supervisione e controllo.
In questa direzione, un esempio è la linea HMI SCADA iFIX di GE, che offre un robusto sistema di monitoraggio e controllo dei parametri operativi e un’interfaccia ergonomica e user friendly. La linea prevede sistemi modulari per adattarsi alle singole esigenze e offrire la massima flessibilità.
Un ulteriore esempio è GE Digital Cimplicity, un HMI SCADA che si caratterizza per riduzione del tempo di risposta dell’operatore, accelerazione del time-to-value e comunicazioni protette globali basate su certificati.