Software di automazione industriale: 5 funzioni della next generation

Software di automazione industriale: 5 funzioni della next generation

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Anche se l’automazione industriale è stata fra i primi settori ad avvantaggiarsi dell’innovazione tecnologica, prima negli anni ‘80 e 90 con Industria 3.0 poi con l’avvento dei piani Industria 4.0, il progresso continua, portando opportunità sempre più interessanti, anche in un settore storico come quello dei software di automazione industriale. Ed è per questo che oggi i sistemi next gen hanno molte novità da offrire. 

 

Software di automazione industriale: un mercato in crescita grazie all’innovazione 

Il mercato dell’automazione industriale valeva 175 miliardi di dollari nel 2020*, mentre oggi si attesta intorno ai 207 miliardi e si stima che raggiungerà i 265 entro il 2025. Una crescita costante, nella quale l’innovazione e i software di automazione industriale giocano un ruolo fondamentale.  

Una delle caratteristiche più difficili da gestire nel mondo di oggi è la velocità, anche per quanto riguarda la necessità di adeguamenti normativi continui. Per esempio, mentre alcune aziende sono ancora in fase di Industria3.0 ed ora devono avvicinarsi all’industria 4.0, il mercato, e in questo caso anche l’apparato legislativo, ha cambiato il paradigma spostandosi verso la transizione 4.0 – ed in Europa si parla già di Industria 5.0! 

Anche se i presupposti non sono poi così diversi nella sostanza da quelli dell’industria 4.0, i ritmi di adeguamento sono sempre più stretti. I software di automazione industriale della next gen devono tenerne contro, presentando i vantaggi e le funzionalità che vedremo.  

 

Le altre caratteristiche da cercare in un software di automazione industriale di nuova generazione 

Oltre alla capacità di adattarsi sopra citata facilità di adeguarsi alle nuove condizioni di mercato, un software di automazione industriale di nuova generazione dovrebbe avere queste caratteristiche: 

  1. Capacità di adeguarsi e adeguare i sistemi. Un software di automazione industriale di nuova generazione dovrebbe essere in grado di svolgere un compito di astrazione o di interfaccia fra sistemi digitali di ultima generazione e le apparecchiature aziendali. Per esempio interfacciando sistemi a bordo macchina magari non recentissimi con il mondo dei servizi Industrial Internet of Things (IIoT) e con la possibilità di utilizzare architetture ibride che includano il Cloud Consideriamo anche che la tecnologia dei PLC, ad esempio, segue ritmi di innovazione meno rapidi e, soprattutto, permette operazioni di revamping senza particolari difficoltà. Questa caratteristica di un software permette di conservare e rivalorizzare apparecchiature e impianti senza costringerli a seguire i ritmi dell’innovazione software.
    Insomma, una delle principali caratteristiche di un software di automazione industriale di nuova generazione dovrebbe essere quella di permettere di “portare nel futuro” il maggior numero possibile di risorse aziendali, senza necessariamente costringere a un rinnovamento radicale del parco macchine. 
  2. Longevità del software e supporto garantito. Molte aziende hanno imparato o stanno imparando a proprie spese cosa significhi affidarsi ad applicazioni e software in cui l’eccesso di propensione all’innovazione conduce a cicli di vita dei prodotti troppo brevi. Nel campo industriale, in cui in molti casi il ciclo di vita dei macchinari si misura in decenni, il software deve adeguarsi a logiche simili. 
  3. Essenzialità e semplicità: se in generale i sistemi embedded hanno un ciclo di vita più lungo, lo devono anche alla loro essenzialità. Un software, ma anche un sistema operativo, dedicati all’automazione industriale devono eliminare le complessità non necessarie a favore di una struttura essenziale e semplice da mantenere, come insegna anche la strada della containerizzazione sempre più utilizzata in ambito produttivo proprio per ridurre le complessità. 
  4. Cybersecurity: fra le funzionalità dei software di controllo industriale next gen, non va assolutamente dimenticata la sicurezza. Le realtà industriali, forse anche per la loro poca propensione all’uso di contromisure avanzate, sono sempre più nel mirino di incidenti informatici. Connessioni sicure e crittografia, per esempio, sono caratteristiche indispensabili anche per la semplice connessione all’interno dello stabilimento. 
  5. Ecosistema aperto: per molti anni la tecnologia industriale (e anche quella digitale in un periodo successivo) sono stati dominati da sistemi proprietari, che in molti casi rendevano complessa l’interconnessione. La tendenza oggi è invece quella di favorirla, grazie anche alla spinta normativa data dall’Unione Europea in questo senso.

Prepararsi al futuro 

In ultima analisi, quello che ci si deve aspettare da un software di automazione industriale di ultima generazione non è molto diverso da quello che ci si dovrebbe aspettare da qualsiasi tipo di software aziendale. Caratteristiche come la capacità di dialogare con diversi sistemi, di gestire e permettere la raccolta dei dati in un’ottica di analisi e gestione e soprattutto di essere capace di affrontare le sfide future costituiscono i vantaggi principali dei software della next generation.  

Oggi le aziende non possono più accontentarsi di un approccio di prima o seconda generazione, che preveda esclusivamente il controllo in tempo reale dei macchinari o l’uso di set di dati limitati. La necessità di interconnessione e i nuovi criteri di sicurezza, sia operativi sia normativi, del settore industriale rendono necessario cercare nuove caratteristiche e funzionalità anche nel software, per conservare e incrementare il vantaggio competitivo.  

* Fonte: Statista.com 

 

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